Seconda ondata di lanci internazionali per iPhone, il telefono cellulare di Apple lanciato il mese scorso in ventidue Paesi fra i quali l'Italia. Questa volta, tocca alla Grecia e a vari altri Paesi emergenti, tra i quali la Polonia e l'India.
Dall'India arrivano segnali di scarso interesse, in contrasto all'interesse suscitato poche settimane fa in Europa e negli Usa, probabilmente anche per l'alto prezzo al quale viene venduto il terminale di Apple: l'equivalente di 700 dollari, cioè quasi il triplo del costo negli Usa e pari al salario mensile di un impiegato di medio livello.
In Polonia, invece, dove ieri sera si stavano formando brevi code di fronte ai negozi dell'operatore telefonico di proprietà del gruppo Orange-France Telecom di presunti clienti disposti a passare la notte all'aperto pur di poter acquistare per primi il telefono stamattina, è arrivata la comunicazione ufficiale dei dirigenti della compagnia telefonica: niente code spontanee, si tratta invece di comparse assoldate per attirare l'attenzione e "riscaldare l'atmosfera attorno al lancio di iPhone".
In Grecia invece il lancio, iniziato con l'apertura anticipata del punto vendita di Glyfada di Vodafone, è maggiormente in linea con l'attenzione suscitata nel resto d'Europa a suo tempo: i siti web dei principali quotidiani ellenici riservano ampio spazio al telefono voluto dal fondatore dell'azienda californiana, Steve Jobs, e pubblicano i primi test in anteprima per i propri lettori.
Da segnalare, tuttavia, l'interesse che l'iPhone continua a suscitare anche in altri mercati di Paesi emergenti. Secondo indiscrezioni poi parzialmente confermate tra ieri e oggi ben tre compagnie telefoniche russe - un mercato con una potenzialità secondo gli analisti di quasi due milioni di iPhone venduti all'anno - sarebbero pronte a firmare o avrebbero già firmato con Apple per commercializzare l'apparecchio. Si tratterebbe di Beeline, Megafon e Mobile Telesystems. In Russia, così come accade in Italia e in Grecia, il telefono verrebbe venduto quindi senza "blocchi" che impediscano di utilizzarlo con qualsiasi altra scheda di operatori nazionali o internazionali.
Sempre sul fronte del mercato, anche la Cina che era stata esclusa da queste prime fasi di commercializzazione dell'iPhone, invece, avrebbe trovato un accordo soddisfacente con Apple e si preparerebbe a commercializzare con uno o due dei suoi grandi operatori di telefonia mobile l'apparecchio nel mercato potenzialmente più ampio del mondo.
Anche per queste ultime possibili aperture nei mercati emergenti, secondo BusinessWeek, Apple starebbe spingendo fortemente sulla propria capacità produttiva in Asia. I terzisti cinesi avrebbero infatti ricevuto l'ordine di aumentare al massimo la produzione con l'obiettivo di produrre 45 milioni di iPhone entro i prossimi 12 mesi. Secondo gli analisti, il mercato è in grado di assorbire almeno 26 milioni di apparecchi entro il primo anno dalla commercializzazione della versione 3G (il precedente modello Gsm è stato venduto in sette Paesi a partire dal luglio 2007) e comunque ben più dei 10 milioni previsti per il 2008 da Steve Jobs un anno e mezzo.
Da segnalare che il mercato mondiale dei telefonini, secondo Gartner, ammonterà nel 2008 a 1,2 miliardi di pezzi con una crescita rispetto al 2007 pari a circa l'11 per cento
Infine, sempre secondo uno degli analisti più attenti alle mosse di Apple, cioè Gene Munster di Piper Jaffray, Apple a gennaio in occasione dell'annuale Macworld di San Francisco potrebbe presentare una nuova versione più economica dell'iPhone, analogamente a quanto fatto nel corso degli anni con gli iPod.
